Tu dunque cingiti i fianchi, e alzati, e parla loro tutto ciò che ti comando: non ti sconcertare di fronte ai loro volti, o ti confonderò davanti a loro. Geremia, 1:17 (t. KJV)
Non è la mia parola come un fuoco? dice il Signore; e come un martello che rompe la roccia a pezzi? Geremia 23:29 (t. KJV)

Monday, November 6, 2017

Antonio Snider-Pellegrini e la censura degli scienziati biblici

Ho osservato un interessante sinergia ideologica nei documentari che appaiono su Focus.

Ad esempio la concomitanza dei documentari sull'Antico Egitto ed una sulle misteriose invenzioni nel passato anche remoto che permisero ad eserciti di sviluppare armi speciali basate su principi scientifici apparentemente inaccessibili per quelle epoche. Nella serie di documentari sull'Alto Egitto vi fu un episodio in cui si spiegava la teoria per cui la tradizione Biblica è considerata soltanto una derivazione manipolata della "più antica religione degli Egizi". Nella serie sulle invenzioni "impossibili" invece, si ipotizzò che la classe dei preti Israeliti conoscesse i principi scientifici della levitazione mediante campo magnetico generato da superconduttori, mettendoli in pratica per ottenere la levitazione dell'Arca dell'Alleanza. Un fisico evidentemente anti-Biblico ed evoluzionista, affermò che gli antichi sapienti Ebrei conoscessero la composizione della lega atta a produrre un materiale che avesse le proprietà della superconduttività a temperatura ambiente. E giustificò tale sua ipotesi con il principio filosofico del "nulla vieta di pensare". 


A questo punto è ovvio fare il classico 1 + 1 e venire alla somma. Se nel primo documentario si martella nella testa che la civiltà Egizia è di molto più antica di quella Ebraica, e se si instilla l'opinione per cui la civiltà Ebraica è soltanto un "sotto prodotto" della civiltà Egizia, è ovvio che lo spettatore ingenuo, al quale mancano gli strumenti di conoscenza atti a mettere sotto critica tali opinioni, sarà ben presto convinto che "gli Ebrei hanno inventato tutto della loro storia e tengono nascoste le loro origini Egizie". Il secondo documentario arriva puntuale a fornire a tale spettatore imbonito uno dei primi oggetti dell'opera di "occultamento": la tecnologia per la levitazione magnetica con superconduttori a temperatura ambiente. Ovviamente "carpita ai loro veri antenati", cioè gli "Egiziani".

Questo continuo lavaggio del cervello dello spettatore medio che avviene su Focus, non soltanto è chiaramente volto a diffondere ateismo e materialismo, ma porta a trasformare persone comuni in membri delle SS dell'odio anti-Ebraico ed anti-Cristiano. Se vediamo l'origine della gran parte di quei documentari o, meglio, docu-finzioni, vediamo che provengono dagli USA. Ciò non deve stupire, perchè gli USA oggi sono la nazione dove vive oggi il più grande numero di Cristiani Biblici (contrapposti dal Cristianesimo Evoluzionista, Umanista e nemmeno tanto larvatamente anti-Biblico tipico dell'Eurasia), Cristiani Biblici i quali sono il principale obiettivo di Satana. 
Per questo motivo i talebani  dell'Evoluzionismo oggi sono prevalentemente in opera negli Stati Uniti, con migliaia di docu-fictions che propongono come realtà "intangibili" le opinioni filosofiche di atei evoluzionisti ed odiatori della Bibbia: genesi a-biotica (generazione spontanea), Big Bang, Inflazione, Alieni, Superconduttori di tremila anni fa, ecc...: l'ultimo bastione da distruggere, per Satana, sono proprio gli USA biblici e fondamentalisti.


E' interessante notare come tali docu-fictions hanno comunque per vittima lo spettatore non colto, che si lascia facilmente intrappolare da sensualità video-culturali (animazioni virtuali, riprese mozzafiato, colonne sonore affascinanti). Per questo oggi i più ferventi sostenitori dell'Evoluzionismo, qualsiasi sia la sua forma (da quello "serio" accademico-universitario, a quello "free lance" e popolare degli Alieni e degli UFO ecc.), sono le masse incolte. Tutto ciò non disturba gli evoluzionisti accademici, i quali si affannano soltanto a promuovere veri e propri lavaggi del cervello di massa sapendo bene che avranno effetto proprio grazie all'ignoranza diffusa. Elemento fondamentale di questa battaglia culturale è la soppressione di ogni elemento della storia della scienza che sia collegato con il Creazionismo Biblico moderno.


Occultamento ed Ignoranza, in nome dell' "Illuminismo", naturalmente.



Come evidenza riporto un particolare proveniente dalla pubblicistica locale Triestina. Nel 1999 con il patrocinio del comune di Trieste fu pubblicato un opuscolo avente per tema la particolarità geologica di Trieste e dintorni, ben distinta da quella circostante del Carso a causa della sua costituzione in arenaria e marna (Flysch):




Immagine 1: l'opuscolo edito dal Comune di Trieste, Assessorato alla Cultura: Flysch – Trieste tra marna e arenaria.


A pagina 13 si trova una interessante dichiarazione incentrata sulle "origini più lontane" delle locali marne ed arenarie. In essa viene citata la frammentazione del primo unico continente terrestre (quello inizialmente creato da Dio, vedi Genesi 1:9-10 e battezzato dagli uniformitariani "Pangea") per formare gli attuali continenti che tutti conoscono dalla geografia. Da notare come il testo dell'opuscolo Flysch afferma che tale frammentazione sarebbe iniziata circa poco prima dell'apparire delle forme di vita più complesse e pluricellulari, circa 570 milioni di anni fa (1).



A tal fine nel testo si ribadisce la classica evidenza per tale teoria, che si basa sulla quasi perfetta complementarietà delle coste Africane Occidentali e Sud Americane Orientali. E riporta la notizia per la quale un certo Domenico Lovisato avrebbe anticipato Wegener, il moderno fondatore della teoria della Deriva dei Continenti, nell'identificare il parallellismo delle forme tra le coste Africane e Sudamericane



Immagine 2: uno stralcio dall'Opuscolo Flysch, dove si legge che 41 anni prima di Wegener (nel 1874), un certo Domenico Lovisato di Isola d'Istria fece notare il parallelismo delle coste Africane ed Americane.


Il testo però potrebbe trarre in inganno. Il lettore sprovveduto potrebbe essere indotto a credere che nessuno, prima di Wegener ed un certo Lovisato, avesse mai avvertito un qualsiasi parallelismo tra le coste Africane e Sudamericane. Ciò ovviamente non è vero, in quanto lo stesso Wegener affermava di basarsi su intuizioni di precedenti studiosi:


Anche se la teoria di Wegener è stata formata in modo indipendente e più completa di quella dei suoi predecessori, Wegener ha successivamente attribuito un certo numero di autori passati con idee simili: Franklin Coxworthy (tra il 1848 e il 1890), [16] Roberto Mantovani 1889 e 1909), William Henry Pickering (1907) e Frank Bursley Taylor (1908). [18]




Questi però non furono i primi ad ipotizzare una remota connessione geodinamica tra i continenti grazie alla similitudine di quelle coste atlantiche contrapposte. Sempre sulla stessa pagina si può leggere che.......:


.....Abraham Ortelius (Ortelius 1596), [4] Theodor Christoph Lilienthal (1756), Alexander von Humboldt (1801 e 1845), Antonio Snider-Pellegrini (Snider-Pellegrini 1858) e altri avevano già notato che forme di continenti che si trovano sui lati opposti dell'Oceano Atlantico (soprattutto l'Africa e l'America del Sud) sembrano adattarsi. [6] W. J. Kious descrive i pensieri di Ortelius in questo modo: [7]
     Abramo Ortelius nel suo lavoro Thesaurus Geographicus ... ha suggerito che le Americhe "si sono allontanate dall'Europa e dall'Africa ... dai terremoti e dalle inondazioni" e continuò a dire: "Le vestigia della rottura rivelano se stesse, se qualcuno porta avanti una mappa del mondo e considera attentamente le coste dei tre continenti ".




Tale passo in Wikipedia in lingua Inglese (qua tradotto) è particolarmente interessante. Tra i vari studiosi vi è un nome, Antonio Snider-Pellegrini. Se leggiamo da Creation Wiki la sua biografia veniamo a sapere che......:


...Antonio Snider-Pellegrini (Born :: 1802-Died :: 1885) era un geografo e scienziato americano che viveva a Parigi, Francia [1] [2] che nel 1858 produceva due mappe che rappresentavano la sua versione di come i continenti Americano ed Africano avrebbero pouto, dopo che una tempo erano combacianti, essersi separati. Il suo modello teorizzava sulla possibilità della deriva continentale, anticipando di diversi decenni le teorie di Wegener riguardanti Pangea. Pellegrini propone anche un'enorme riduzione della dimensione della Terra durante i giorni della Genesi biblica. [3]




Antonio Snider-Pellegrini era uno scienziato creazionista biblico e, sebbene non fu il primo ad osservare il parallelismo nell'ottica di una connessione geodinamica tra i continenti Americano ed Africano, di sicuro a sua volta anticipò non solo Wegener, ma anche Lovisato ed altri:


Immagine 3: il disegno originale di Antonio Snider-Pellegrini, risalente al 1858. Didascalia originale Creation Wiki: "Nel 1858, il geografo Antonio Snider-Pellegrini fece queste due mappe mostrando la sua versione di come i continenti americani e africani potrebbero essere stati uniti insieme, poi separati.".


Stento a credere che tale scienziato non fosse conosciuto a qualcuno degli autori o collaboratori scientifici dell'opuscolo "Flysch". Ad esempio, pur essendo presente una pagina sulla sua persona nella Wikipedia in Italiano, il suo nome manca nella pagina in Italiano sulla Deriva dei Continenti (almeno quella modificata per l'ultima volta il 25 set 2017 alle 09:02), mentre è presente in quella Inglese. L'Italia ha una lunga tradizione di odio anti-Biblico, a cominciare dalle crociate dei papi per estirpare le chiese Battiste bibliche dall'inizio alla fine del Medioevo, per passare al negazionismo dell'età dei "lumi", dell'ateismo, materialismo e Darwinismo.



Su Answers In Genesis leggiamo a proposito di Snider-Pellegrini:



Antonio Snider-Pellegrini ha pubblicato a Parigi nel 1859 Le Création et ses Mystères Devoilés (La Creazione ei suoi Misteri svelati). È passato in gran parte inosservato. Forse la maggior parte della comunità scientifica quell'anno era preoccupato del nuovo libro di Darwin.

Snider-Pellegrini ha basato la sua idea su Genesi 1: 9-10, che suggerisce che Dio creà le terre emerse originali della terra come un grande supercontinente. Come Wegener, Snider-Pellegrini notò che i continenti della terra sembrano adattarsi come le parti di un puzzle. Ma la proposta di Wegener è stata accolta con il ridicolo internazionale, in parte perché non ha offerto "un meccanismo credibile abbastanza potente per muovere i continenti". Snider-Pellegrini, d'altra parte, ha riconosciuto che il Diluvio Universale descritto nel racconto storico di Genesi 6-8 avrebbe potuto fornire il potere di rimodellare la crosta terrestre.

La Bibbia non descrive specificamente la tettonica a zolle, ma l'inizio dell'inondazione globale è stata associata ad un importante evento tettonico. Secondo la Genesi 7:11, "in quel giorno tutte le fontane del grande profondo eruppero". Snider-Pellegrini ipotizzò che la rottura del supercontinente sarebbe stata seguita dal rapido spostamento orizzontale delle lastre della crosta terrestre la configurazione che vediamo oggi.

(…..)

Un modello catastrofico della tettonica di piastra, sviluppato da un noto geofisico Creazionista, John Baumgardner, si basa sul modello di geologia da Diluvio. In questo sofisticato modello di computer multi-variabile, fessure simultanee nella crosta nei bacini oceanici pre-Diluvio e ai bordi del supercontinente pre-Diluvio hanno scatenato un effetto domino di rapida diffusione dei bacini dei mari, di subduzione e movimenti tettonici. Una volta che le grandi forze innescate dall'avvio dell'inondazione avevano rimodellato la superficie terrestre, gli effetti tettonici presto rallentarono ai tassi che vediamo oggi
(.......)
Il codice per supercomputer 3-D di Baumgardner per la modellazione dell'attività nel mantello della terra, che tiene conto di quanto si conosce circa il modo in cui il mantello di roccia può deformarsi nel corso del tempo, viene utilizzato dagli scienziati secolari a livello mondiale per modellare la tettonica a zolle. Questo modello dimostra la fattibilità dei rapidi movimenti tettonici come originariamente suggeriti nel 1859 da Antonio Snider-Pellegrini. Naturalmente Snider-Pellegrini mancava di sismografi, computer e mappe dei fondali dell'oceano. Tuttavia, è stato in grado di utilizzare la conoscenza scientifica e geografica dei suoi giorni per dedurre un modello della storia della terra basato sulla storia biblica. Il prezioso modello della Tettonica a Zolle Catastrofica di Baumgardner è l'eredità del modello biblico di Snider-Pellegrini.


Il modello della Tettonica a Zolle Catastrofica (CPT) di Baumgardner ovviamente non è l'unico modello che cerca di spiegare la frammentazione e l'innesco della catastrofe geofisica planetaria voluta da Dio per cancellare il Vecchio Mondo il quale, nonostante l'infaticabile invito del Signore a tornare con Lui, si abbandonò definitivamente alla signoria di Satana e dei suoi angeli caduti. Come nelle scienze secolariste, anche tra gli scienziati biblici creazionisti (YEC) vi sono talvolta presenti diversi modelli che cercano di spiegare un unico fenomeno o evento. In questo caso, la CPT sviluppata dal dott. Baumgardner con i supercomputer di Los Alamos, trova un'alternativa nella IVT, cioè la Tettonica ad Impatto Verticale, nella quale il detonatore non è un improvviso affondare delle basi dei bacini oceanici, ma un intenso bombardamento della terra da parte di asteroidi e meteoriti:



File Format: PDF/Adobe Acrobat

called the impact vertical tectonics (IVT) model. In the impact submodel, at least 36,000 impact craters greater than 30 km in diameter were produced in Earth.



CPT o IVT non importa in questa sede stabilire qual'è il modello valido. Quello che emerge è come la cultura Evoluzionista viva proprio su ciò che ossessionantemente nega, cioè vive grazie al regresso della cultura ed istruzione. In poche parole: su una ben occultata ignoranza. Millantando se stessa quale "progresso" e "illuminazione" contrapposti alle "oscurità" delle "leggende" bibliche, in verità la cultura Evoluzionista attua costantemente un'opera di censura ed oscuramento culturale ed accademico, camuffato dietro alla filosofia del "il più adatto sopprime il perdente". Tutto ciò però è inutile. La scienza non può esistere al di fuori della visione Biblica, perchè le stesse leggi naturali che gli scienziati studiano ed esplorano, rappresentano al meglio l'essenza divina della immutabilità e, soprattutto, della promessa: Dio non rinnega mai la Sua parola data, per questo Egli non smette mai di sostenere le Sue leggi fisiche, dalla gravitazione a quelle dell'elettromagnetismo, sulla Terra o nei pressi del più lontano Quasar. Potete contarci sempre e mai vi tradiranno perchè Dio non tradisce la Sua parola.



Centosessantotto anni dopo Snider-Pellegrini, forse il suo sogno vedrà anche una realizzazione spettacolare cinematografica. Il forum che dovrebbe portare ad una sintesi ed un approfondimento tra le diverse visioni scientifiche e bibliche del Diluvio e delle sue conseguenze geofisiche in connessione con la sua presentabilità sullo schermo al grande pubblico, è terminato:


......Dopo due anni più e una notevole quantità di lavoro da parte di IJNP, i nostri Autori e Panelisti, la nostra rivista "Flood Science Review" è stata completata. Crediamo che questa sia una pietra miliare importante non solo per il nostro ministero e per il potenziale film, ma per l'intero movimento della scienza della creazione. Leggete le citazioni per vedere cosa hanno detto coloro che hanno partecipato alla revisione.

L'intera Recensione è stata pubblicata come eBook. L'eBook di Revisione della Scienza del Diluvio è un documento PDF di 1.645 pagine che è stato collegato in tutto per facilitare la navigazione. Contiene ogni scambio tra i nostri Autori e Panelisti e tra i nostri Autori e gli altri. Crediamo che questo eBook offre una visione molto precisa sui punti di forza e le debolezze dei nostri modelli del Diluvio attuali. Inoltre, aiuta a impostare la direzione verso dove la Comunità di creazione potrebbe avere bisogno di andare in modo da raggiungere l'obiettivo di un modello del Diluvio veramente maturo e difendibile.

In Jesus' Name Productions rende disponibile The Flood Science Review eBook per il download gratuito a tutti i nostri donatori. Se non sei ancora un donatore di IJNP, ti invitiamo a fare una donazione unica o ricorrente (ad esempio mensile) per sostenere il nostro ministero. Le donazioni contribuiranno a coprire i costi della rivista "Flood Science Review" (circa $ 50.000) e la ricerca scientifica in corso che sarà probabilmente richiesta se vogliamo raggiungere l'obiettivo di un modello del Diluvio veramente maturo e difendibile su cui basare il nostro film, The Flood.



Immagine 4:  The Flood - Il Diluvio, un film in via di sviluppo, per il quale una minuziosa ricerca scientifica è stata spesa, tanto che avrà una ricaduta nella comprensione del più importante evento geofisico mai accaduto sul pianeta dopo la sua creazione.
 In fin dei conti la potenza e gloria di Dio riesce a manifestarsi ovunque e comunque, non importa quanto i suoi negazionisti si sforzino di nasconderlo. L'ultimo brano tradotto che vi lascio è molto esplicito e mostra che nonostante tutto il Dio della Creazione riesce sempre a manifestarsi, anche nella nostra epoca vicina alla fine dei Tempi (il corsivo è mio):


Gli spettacoli televisivi di Sir David Attenborough e Brian Cox "mettono gli spettatori fuori dalla scienza" perché le belle scene riaffermano la credenza in dio”. [Anon, Daily Mail, UK, 12 September 2016. ]
(........)
Non c'è da meravigliarsi però che, nonostante le affermazioni regolari sui 'milioni di anni' e 'evoluzione' che condiscono come il pepe tale narrazione della natura, alcune persone sono allettate dalla possibilità dell' ordine e del design [= progettazione]. Ci ricordano le parole dell'apostolo Paolo sugli "attributi invisibili" di Dio, che sono talmente evidenti dalle cose che fece, che i non credenti sono "senza scusa" (Romani 1:20).



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Vedi anche:  

Sunday, September 24, 2017
Genesi del Carso #1
http://spiritosuabocca.blogspot.it/2017/09/genesi-del-carso-1.html
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Nota: il 07 nov 2017 il testo è stato editato correggendo alcuni minori errori. Aggiunto il link Genesi del Carso #1.

(1) A dire il vero Pangea sarebbe soltanto l'ultimo dei supercontinenti che la geologia anti-Biblica vorrebbe susseguirsi lungo l'arco degli immaginati 4,5 miliardi di anni . Ciò che è notevole è l'ossessiva necessità da parte dei teorici dei miliardi di anni di immaginare il continuo ripresentarsi di un supercontinente, quasi un fantasma di quella terra emersa creata seimila anni fa da Dio. Vedi da Wikipedia la lista: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_supercontinents


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